La sesta edizione di Wired Trends 2023 si è conclusa con un ultimo ciclo di incontri dedicato alle tendenze della trasformazione digitale, tra cui Industria 4.0.
Interessante la presentazione sui dati relativi alla trasformazione digitale: evidenti i vantaggi che possono derivare dalla transizione digitale, il 68% delle aziende sostiene di aver riscontrato un miglioramento dei processi di gestione interna. Il 32% delle imprese sostiene che il principale ostacolo alla transizione digitale è rappresentato dai costi. Sono cambiate anche le soluzioni adottate dalle aziende per la trasformazione digitale: oggi al primo posto ci sono i cloud e data center virtuali, al secondo la cybersecurity e al terzo posto terza la connettività.
Aziende e trasformazione digitale
Sul quadro generale delle aziende italiane per quanto riguarda la transizione digitale, si riporta scetticismo. A ostacolare il processo di trasformazione digitale è una visione dell’Information technology da parte delle aziende basata su vecchi principi, l’It non consiste nel mettere un firewall, ma ripensare i prodotti, il proprio modo di essere.
Marco Taisch, professore ordinario del Politecnico di Milano e presidente di Made, centro di competenza per l’industria 4.0, trova nella tradizione manifatturiera dell’Italia la ragione per cui molte aziende non sono ancora riuscite a compiere la trasformazione: “L’Italia è il secondo paese manifatturiero in Europa. Abbiamo fatto successo grazie alla tecnologia meccanica. Oggi non è più possibile parlare di prodotti meccanici, ma bisognerebbe passare a quelli meccatronici, erogatori di servizi più complessi e avanzati”.
Gli attacchi informatici di oggi
La digitalizzazione porta con sé il fardello del fenomeno degli attacchi informatici, che proporzionalmente è in grande evoluzione. L’Associazione italiana per la sicurezza informatica riporta che negli ultimi due anni l’impatto medio degli attacchi è molto aumentato. Il 26% di questi è rivolto all’Europa, sono triplicati. Questo aumento è dovuto al fatto che oggi molto esistono molte più normative che spingono a denunciarli. In questi anni si sono diffusi i ramsomware, la cosiddetta double extortion, pratica che consiste nel criptare i dati che vengono rilasciati dopo il primo pagamento. Viene poi richiesto un secondo pagamento per non rendere pubblici i dati. Gli attacchi nell’ambito della guerra cibernetica e dell’attivismo sono triplicati da gennaio 2022. Nel caso della guerra cibernetica riguardano solo Russia e Ucraina, che si attaccano tra di loro, mentre quelli rivolti verso le altre parti del mondo, tra cui l’Italia, sono sostanzialmente di tipo dimostrativo.
Formazione digitale
In Italia l’approccio alla trasformazione digitale deve diventare sempre più concreto: la cultura digitale deve essere supportata e fatta crescere. Per farlo le imprese devono avere consapevolezza di ciò che hanno per capire ciò che serve.
Le soft skills digitali, essenziali per poter affrontare l’arrivo di nuove tecnologie, sono la conoscenza base per sensibilizzare la comunicazione digitale e semplificare l’approccio all’utilizzo di nuovi strumenti tecnologicamente avanzatati.